SCHEDA
DI LETTURA DI UN'OPERA D'ARTE
RAFFAELLO:LO
SPOSALIZIO DELLA VERGINE
1.
Scheda informativa dell’opera
Titolo: Lo sposalizio della vergine
Datazione: 1504
Dimensioni: 170 x117 cm
Collocazione (provenienza e sede attuale): Pinacoteca di Brera, Milano
Tecnica e materiali: Pittura ad olio su tavola lignea
Genere: Arte sacra
2.
Lettura descrittiva (denotativa)
Si tratta di un’opera figurativa ove due gruppi di figure, disposti simmetricamente, affiancano un personaggio centrale, raffigurato mentre unisce le mani di una coppia.Le figure sono disposte in primo piano e l’ambiente è un ampio spazio dominato nello sfondo da un edificio sormontato da una cupola. Ai lati dell’elemento architettonico si scorge il paesaggio di colline digradanti ai lati; la rappresentazione è unitaria ed equilibrata.
Si tratta di un’opera figurativa ove due gruppi di figure, disposti simmetricamente, affiancano un personaggio centrale, raffigurato mentre unisce le mani di una coppia.Le figure sono disposte in primo piano e l’ambiente è un ampio spazio dominato nello sfondo da un edificio sormontato da una cupola. Ai lati dell’elemento architettonico si scorge il paesaggio di colline digradanti ai lati; la rappresentazione è unitaria ed equilibrata.
3.
Lettura interpretativa (connotativa)Si
tratta del matrimonio tra Maria e Giuseppe. L’anziano è il
sacerdote che li sta unendo in matrimonio; le giovani sono compagne
della sposa, mentre i giovani sono compagni dello sposo. Tutti
i personaggi sono caratterizzati dall'eleganza degli abiti e
dall'armonia delle posizioni.Tutti
gli uomini hanno in mano un bastone ma solo quello di Giuseppe è
fiorito e sta ad indicare che lui è stato prescelto per divenire il
padre terreno di Cristo.Il
giovane in primo piano spezza il bastone con il ginocchio lasciando
trapelare così la sua delusione.L’opera
presenta una doppia funzione comunicativa: informa su un episodio
della storia sacra cristiana e comunica bellezza, armonia, equilibrio
e perfezione, i concetti più alti del Rinascimento.
4.
La struttura espressiva: aspetti formali e stilistici
Lo spazio è il protagonista: la disposizione delle figure, posizione e gesti, luci e ombre concorrono ad una visione spaziale unitaria.Le figure sono disposte ad emiciclo e sono costruite da colori corposi e sfumature calde che ne evidenziano la plasticità; lo spazio che le contiene è rigidamente costruito da linee prospettiche che convergono verso il portale dell’edificio a pianta centrale sul quale è posta la firma dell’artista e la data di esecuzione. Le linee prospettiche sono messe in evidenza dalla pavimentazione a grandi riquadri che scandisce, assieme alle figure poste in lontananza isolate o in piccoli gruppi, la profondità spaziale. Il tempio di Raffaello diventa il perno di uno spazio circolare, alle cui leggi si sottomette tutto ciò che c'è intorno, la piazza, il paesaggio e le figure; il tempio, con la perfezione della propria forma quasi circolare, ordina la distribuzione delle figure lungo direttrici curvilinee.
Lo spazio è il protagonista: la disposizione delle figure, posizione e gesti, luci e ombre concorrono ad una visione spaziale unitaria.Le figure sono disposte ad emiciclo e sono costruite da colori corposi e sfumature calde che ne evidenziano la plasticità; lo spazio che le contiene è rigidamente costruito da linee prospettiche che convergono verso il portale dell’edificio a pianta centrale sul quale è posta la firma dell’artista e la data di esecuzione. Le linee prospettiche sono messe in evidenza dalla pavimentazione a grandi riquadri che scandisce, assieme alle figure poste in lontananza isolate o in piccoli gruppi, la profondità spaziale. Il tempio di Raffaello diventa il perno di uno spazio circolare, alle cui leggi si sottomette tutto ciò che c'è intorno, la piazza, il paesaggio e le figure; il tempio, con la perfezione della propria forma quasi circolare, ordina la distribuzione delle figure lungo direttrici curvilinee.
5.
I riferimentiRaffaello
desume l’impianto compositivo della tavola dall’affresco con la
Consegna delle chiavi a san Pietro, dipinto dal Perugino nella
cappella Sistina e riproposto in una pala raffigurante anch'essa lo
sposalizio della Vergine nel 1501-1504, ora a Caen, in Francia.Tale
impianto si articola in un gruppo di figure in primo piano con alle
spalle, nello sfondo, un grande edificio a pianta centrale, simbolo
del Tempio di Gerusalemme ed un pavimento a riquadri prospettici che
amplifica la scena secondo l’ideale di razionalità geometrica
proprio del Rinascimento italiano.Si
tratta di una delle opere più celebri dell'artista, che chiude il
periodo giovanile e segna l'inizio della fase della maturità
artistica.Confrontando
l’opera dell’allievo con quella del maestro però si notano delle
differenze sostanziali: le due tavole sono speculari, il Perugino
colloca gli uomini a sinistra, mentre Raffaello li colloca a
destra; mentre il Perugino realizza il suo tempio su una pianta
ottagonale, Raffaello predilige una soluzione diversa, dipinge un
tempio con sedici lati, più vicino alla forma circolare e quindi più
armonico, circondato da una peristasi di archi e colonne che
conferisce maggior ariosità all’edificio.Inoltre
la scalinata su cui poggia il tempio di Raffaello è più alta e ciò
contribuisce a dare maggior slancio alla costruzione.È
probabile che Raffaello si fosse ispirato al Tempietto di San Pietro
in Montorio del Bramante, di cui il pittore Urbinate aveva
probabilmente visto i progetti.In
entrambi i dipinti la prospettiva è realizzata creando una
pavimentazione a scacchiera, meno decisa nel dipinto del Perugino,
più marcata in quello di Raffaello. Inoltre in quest’ ultimo le
linee prospettiche coincidono con gli spigoli della scalinata e
dunque, sebbene parallele, sembrano snodarsi a raggiera, creando una
sensazione di circolarità, in tema con la scelta del tempio a sedici
lati.Questo
aiuta anche a far sì che lo spazio della rappresentazione risulti il
meno possibile diviso da una netta cesura orizzontale, come nella
pala del Perugino.Un’ultima
differenza fra le due opere la collocazione del punto di vista, posto
all’altezza degli occhi dei personaggi nel dipinto del Perugino,
leggermente spostato più in alto in quello di Raffaello: soluzione
quest’ultima più moderna e efficace.Nel
dipinto di Raffaello appare evidente l’eredità della concezione
urbinate e pierfrancescana della bellezza come astratto ordine di
rappresentazione geometrica.
6.
Interpretazione personale sugli effetti che l'opera così analizzata
suscita nello spettatore.
5 commenti:
Bellissima descrizione per chi ama la storia dell'arte
La lettura dell opera e' abbastanza soddisfancente e comprensibile.:-)
NICE MEME
dovresti anche mettere la comprensione di ciò che l' artista voleva dire e scrivere le sensazioni che suscita in te
Veramente complimenti, ho letto molti libri e blog riguardanti opere d'arte ma non avevo mai trovato una descrizione simile. Attraverso queste parole sono riuscita a godermi questo spettacolare quadro, grazie.
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